8 marzo 2019 – Sciopero mondiale per i diritti e la libertà delle donne.

Manifestazioni a Pavia Piazza della Vittoria ore 9:00

La CUB Confederazione Unitaria di Base ha proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore per tutte le categorie, del privato e della pubblica amministrazione…

 

L’8 marzo milioni di donne scendono per le strade di tutto il mondo per scioperare contro la violenza che attraversa ogni aspetto delle nostre vite.

Sfruttamento, maltrattamenti, ricatti e molestie nei posti di lavoro… contro questa violenza strutturale noi scioperiamo e costruiamo una rete di aiuto solidale. Aspettiamo il contributo di tutte le lavoratrici!!

Part time e flessibilità involontari, salari e pensioni sempre più da fame, orari e turni di lavoro da nuove schiave, progetti di legge contro il nostro corpo, la nostra autonomia e libertà, scuole e servizi privatizzati, dimissioni o licenziamenti ogni anno per 30.000 che non ce la fanno a conciliare…

Per combattere il patriarcato il lavoro di cura – domestico ed educativo – va condiviso: basta! La compatibilità la decidiamo noi!

Donne pagate il 30% in meno, metà italiane disoccupate, precarietà per anni e anni, lavoro di riproduzione gratuito, invisibile e sfruttato: noi non ci stiamo più!

Hanno bloccato i salari ed al loro posto introdotto la fregatura del welfare aziendale, della sanità privata e della previdenza integrativa e quando si resta disoccupate si perde tutto! Un altro modo per arricchire i pochi, soliti noti.

Lo sciopero generale è la risposta per dire:

  • No a precarietà, discriminazioni sul lavoro e violenza di genere.
  • Sì ad autodeterminazione, parità salariale e riduzione orario di lavoro.
  • No al ddl Pillon e agli attacchi alla legge 194.
  • Sì a buona legge su genitorialità condivisa e paternità obbligatoria.
  • Sì a reale applicazione della 194 e a veri centri anti violenza.
  • No a welfare aziendale e al taglio dei servizi sociali pubblici.
  • Sì a condivisione lavoro di cura e a servizi.
  • Sì ad accoglienza e tutela alle donne migranti vittime di violenza.

 

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